giovedì 20 gennaio 2011

PERCHE' ESIGIAMO UN FOTOVOLTAICO NON SUI TERRENI AGRICOLI

Ovunque, tranne che in Italia e men che meno nelle Marche, si è capito che proprio sulla produzione del cibo, attraverso l’attività agricola e il collegamento di essa con l’industria di trasformazione, si gioca la partita decisiva per il futuro del mondo globalizzato. Questo paese dipende a tal punto dal commercio estero da far stimare (previsioni non mie ma della finanza internazionale, leggete i documenti di bruxelles) che, qualora una crisi internazionale arrestasse il commercio di alimenti, la nostra popolazione italiana sarebbe ridotta alla fame nel giro di poche settimane. L’esempio del rincaro del grano duro per la pasta (ve lo ricordate?) , dovrebbe insegnarci qualcosa. Esso ha gettato nell’allarme più totale l’Italia per mesi e mesi, per via dei rincari ( rincari, non scomparsa!!) della pasta, piatto nazionalpopolare. Eppure, con una disinvoltura che non ha eguali nel resto del mondo, si pianifica di trasferire una cospicua fetta delle terre agricole residue dalla produzione alimentare a quella elettrica e di farlo in particolare su quelle fertili di pianura e fondovalle, delle colline più produttive, con l’assurda motivazione che queste sono più facili da installare e nascondere, con l’ausilio di siepucce , alla vista del passante “distratto”. Sono anche BELLE. Come ci dice, se ancora non l’avessimo pensato, un certo Luciano Spinozzi , "portavoce " dei "verdi"  nel piceno (Arg!!). ma anche…vari compagni del partito dei verdi, a quanto sembra. Ricordo che il PRIMO CONTO ENERGIA che dobbiamo sostenere è il nostro CIBO di QUALITA’, senza quello dopo pochi giorni moriamo. Un governo responsabile ed oculato come quello tedesco ha capito questo problema per tempo e, nel luglio scorso, ha abolito qualsiasi forma di incentivazione sul FV istallato su terreni agricoli. Quello italiano, invece, dopo aver fatto sperare ad una progressiva riduzione delle aliquote a partire dalla fine del 2010 (soldi nostri) , ha fatto votare in un senato dimezzato dalle ferie estive una proroga degli elevatissimi incentivi del D.L. sul Contoenergia fino al giugno del 2011. Qualcuno poi ci dovrà spiegare perchè si continua questa installazione selvaggia nelle Marche quando la Regione ha pure ufficializzato che si è di GRAN LUNGA superato il tetto che la regione aveva stabilito di raggiungere nell’ambito delle rinnovabili. Dobbiamo aggiungere altro a Spinozzi e verdolini? O stanno anche loro facendo una fine scilipotiana?
mimma, con libero pensiero




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