mercoledì 19 ottobre 2011

SALVIAMO MORESCO! Lettera di Vittorio Emiliani

Lettera Aperta del Comitato per la Bellezza



Un nuovo caso-Monticchiello di Pienza?


Salviamo uno dei borghi più belli d’Italia : Moresco

Il Comitato per la Bellezza vuole unirsi ai numerosi cittadini, associazioni e comitati che,
nel paese di Moresco e in tutta la provincia di Fermo, in questo periodo stanno manifestando la
propria contrarietà alla realizzazione della Variante al P.R.G. dello splendido borgo marchigiano.
La variante prevede 15 nuove unità abitative, cioè villlette a schiera di 50 mq più relativi
garage, in parte ricoperte da erba, e tre palazzine di due piani nel cuore di una bellissima zona verde
a ridosso delle mura del castello di Moresco, che viene a ragione considerato uno dei borghi più
belli d’Italia, con la sua pregevolissima piazzetta e la famosa torre eptagonale, ed è giustamente
presente in tutte le guide e libri di promozione turistica e culturale della regione.
Il Comitato ritiene che questa introduzione di cemento e asfalto davanti alle mura medievali,
in mezzo al verde ancora intatto e per di più in prossimità di una antica chiesetta rurale, costituisca
uno scempio da evitare assolutamente, in special modo in considerazione del fatto che a Moresco vi
sono ancora circa 40 alloggi liberi e un palazzo vuoto dentro il centro storico e una intera
lottizzazione di 24 appartamenti fuori dal centro, rimasta anch’essa vuota perché invenduta da dieci
anni. Tutto ciò a fronte di una popolazione che ormai è stabile, da tempo, intorno ai 600 abitanti.
Insomma un altro caso-Monticchiello (Pienza) che tanto scalpore suscitò cinque anni fa.
Nel nostro paese la costruzione di alloggi negli ultimi decenni ha visto un incremento
spaventoso ed irrazionale, non altrimenti spiegabile se non con la mera speculazione incentivata da
un mercato inquinato e distorto: negli ultimi 60 anni sono state costruite abitazioni per 100 milioni
di stanze in più, pari al + 247 %, per una popolazione aumentata solo del 23%; si è avuto quindi un
aumento di cemento 10 volte superiore. Anche togliendo un 25 % di seconde e terze case, il surplus
è evidente: a Milano ci sono 90.000 alloggi vuoti e a Roma 185.000.
Nella sola Regione Marche il suolo libero è diminuito di migliaia di ettari in quindici anni,
cioè la Regione ha perduto (bisognerebbe dire perduto per sempre, in quanto il cemento e l’asfalto
sono danni ambientali irreversibili) una quota importante di superficie ancora agricola, a bosco, a
pascolo, comunque non urbanizzata. E fra l’altro la proposta di legge in discussione in questo
periodo in Regione “Norme in Materia di Riqualificazione Urbana Sostenibile e Assetto
Idrogeologico”, non aiuta certo a contrastare questo dissennato percorso, anzi per certi aspetti lo
incrementa.
Per questi motivi la variante in questione, che va ad integrare un Piano Regolatore molto
recente e tutt’altro che esaurito, rappresenta una scelta assolutamente perniciosa e da evitare, oltre
che una evidente anomalia per il fatto di essere promossa dal Comune, cioè proprio dall’Ente locale
che dovrebbe difendere il suo ambiente invece di rovinarlo in questa maniera.
È necessario quindi cambiare strada se non vogliamo che Moresco si allontani da quella
preziosa identità di borgo rurale fatta di antica tradizione, di dolce qualità della vita e di rispetto
dell’ambiente circostante che ne fanno uno dei gioielli non solo delle Marche, ma di tutta l’Italia.
Il Comitato per la Bellezza chiede quindi al Soprintendente ai Beni Ambientali ed
Architettonici della Regione Marche di porre in essere tutti gli strumenti di vincolo e di
salvaguardia che le leggi consentono, per tutelare quell’angolo di paesaggio così tipico del centro
Italia e al Presidente della Provincia di Fermo, Fabrizio Cesetti, di esercitare in pieno la sua facoltà
di controllo e di inibizione verso scelte dell’Amministrazione locale che rappresentano una
autentica dissipazione di paesaggio e di beni primari. Occorre insomma bloccare, senza esitazioni,
la variante in oggetto. Un appello: non rovinate anche le Marche interne dopo aver compromesso
quasi totalmente la zona costiera.
Per il Comitato per la Bellezza, VITTORIO EMILIANI

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