lunedì 28 luglio 2008

VIVERE IL TERRITORIO VALORIZZANDO IL PAESAGGIO

Da Gianni Conte riceviamo nota riassuntiva del convegno tenutosi il 24 luglio 2008 a Monterubbiano sul paesaggio Marche:


Giovedì 24 luglio, in piena stagione di bagni, a Monterubbiano, incantevole Comune di collina, in una gremitissima sala, è rimasto colpito non poco il Presidente del Consiglio Regionale Bucciarelli, il Presidente della Provincia Massimo Rossi, la Presidente della IV Commissione del Consiglio Regionale Rosalba Ortenzi, l’Assessore al Territorio ed ambiente Loredana Pistelli, l’arch. Polichetti, l’arch. Minetti e le altre autorità intervenute, per la presenza di numerosi cittadini ed esponenti dei Comitati a difesa del Paesaggio.
Si discuteva della nuova proposta di legge urbanistica regionale e dell’adeguamento del P.P.A.R. alle novità del Codice dei Beni Culturali e Paesaggistici.
Era la seconda audizione pubblica ufficiale, attività così prevista dalle direttive della Comunità Europea per questo tipo di stesura di leggi. Una legge molto importante per il futuro di tutti noi considerato che potrà determinare grandi cambiamenti nella nostra regione.
Ancora una volta, come avviene ormai di consueto, i politici e le autorità che hanno proposto l’audizione pubblica, hanno monopolizzato la scena parlando per ore e lasciando pochi minuti al pubblico per intervenire e apportare preziosi contributi mediante osservazioni ed informazioni che hanno proprio lo scopo di determinare l’utilità ed il significato di questi incontri.
Ancora una volta, pur essendo stati tutti molto interessanti e condivisibili gli interventi dei nostri pubblici amministratori, si è confermato però l’andamento generale della politica:
l’incapacità dell’ascolto, compreso l’ascolto di un pubblico composto prevalentemente da persone competenti e di addetti ai lavori i quali, pur nei brevi interventi che hanno potuto fare, quando ormai la sala si stava svuotando, hanno rappresentato delle situazioni di criticità che nella modifica della legge urbanistica non sono state prese in considerazione.
E’ per questa ragione che tale modifica di legge, ancora oggi, nello stato di fatto di come è stata presentata in questa occasione, dimostra un aspetto recondito che molti avevano già intuito alla prima presentazione: la componente mercantilistica a danno del Paesaggio, del consumo del suolo, della “deregolazione” del governo del territorio, lasciato alla mercè di qualsiasi ente locale e di qualsiasi programma politico, in nome della perequazione e del principio della “sussidiarietà” che spesso viene frainteso o erroneamente applicato, in cui si delega e si continua a sub-delegare la pianificazione o la tutela del territorio, del paesaggio e quindi della qualità della vita dei cittadini, a chi in effetti non ha né gli strumenti né le capacità per poterlo fare.
E’ infatti emerso anche dagli stessi interventi dei relatori che i Comuni hanno bisogno di essere “accompagnati” nella redazione dei Piani Regolatori o delle varianti. E’ opportuno che questi ultimi imparino a redigere piani intercomunali e applichino le Valutazioni Ambientali Strategiche su area vasta prima di adottare varianti ai Piani Regolatori che spesso risultano inadeguate.
Nel corso degli interventi del pubblico è emerso infatti anche questo aspetto, l’incapacità dei Comuni di governare il territorio, perché sottoposti a pressioni e per la necessità di “fare cassa” con gli oneri di urbanizzazione, di quello che è rimasto dell’ ICI e quant’altro di economicamente valido possa transitare attraverso l’espansione edilizia (accordi di programma ecc…).
Le proposte fatte dall’Ordine degli architetti di Ascoli Piceno con l’intervento di Tiziana Maffei, dal Coordinamento Salviamo il Paesaggio delle Marche con Riccardo Picciafuoco e dalle associazioni presenti come Legambiente con gli interventi di Gianni Conte e Adriano Santato, pur essendo state costruttive, hanno sottolineato comunque le carenze della nuova legge urbanistica regionale e lo stato di emergenza in cui ci troviamo, con questo dilagare di aggressioni al territorio marchigiano con esiti disastrosi ed irreversibili che sono già sotto gli occhi di tutti; hanno invocato la necessità che tali modifiche della Legge Urbanistica Regionale e del Piano Paesistico Ambientale Regionale riescano invece a cogliere l’opportunità per una nuova efficacia della legge, al fine di scongiurare un futuro purtroppo già designato da molte Varianti che presto verranno realizzate, caratterizzate da un’urbanistica a dispersione ed un enorme consumo di suolo, definitiva perdita di aree agricole o di valore paesaggistico come è gran parte dell’entroterra della nostra regione.
Un futuro davvero difficile da comprendere ed accettare per il territorio della regione Marche!

Gianni Conte

giovedì 24 luglio 2008

Sosteniamo Gianni Conte contro la querela sporta dal comune di Lapedona


Cari amici, nel ringraziare Legambiente Marche per il sostegno relativo alla querela che il Comune di Lapedona ha presentato nei miei confronti, colgo l'occasione per inviare a quanti non hanno potuto leggere Il Resto del Carlino di sabato 19 luglio, l'articolo relativo al comunicato.
Ancora grazie a Legambiente Marche,
il sostegno dell'associazione non può che farmi perseverare nell'impegno di salvaguardare gli interessi diffusi dei cittadini, del territorio e del paesaggio.
Un saluto,
Gianni Conte

PAESAGGI.MA COSA STA SUCCEDENDO DI MOSTRUOSO?

Da Luigi Meconi
Amici del
Comitato per la tutela della Valle dell'Aso
Comitato ermocolle
Paesaggio Marche
Cantieri
Agriturist
Diversoinverso

Vi invio una intervista presa oggi 22 luglio da "Aprile".
Stefania, di Diversoinverso, mi ha scritto di recente informandomi che a Moresco stanno a loro volta modificando il PRG con dietro la cementificazione di altra parte della collina.
Di Lapedona e del suo per noi sconvolgente piano di modifica al PRG non già per il turismo diffuso nei punti meglio esposti della collina, ma per altro.
Per Altidona, basta venire a vedere cosa sta succedendo lungo la costa e la Valdaso. Anche ad Altidona dopo la Valle hanno preso di mira la collina.
Sappiamo di altro analogo piano di modifica al PRG con altri metri cubi di cemento in punti collinari a Montedinove.
Ho recentemente assistito a due Consigli Comunali con all'oggetto analoghe varianti al PRG e analoghi casi di nuovo Paesaggio, ancora collinare, ancora crinali tra i più belli e cementificazioni. A Massignano e a Colli del Tronto. Aggredita, anche in questo caso, la collina.

Ho voluto fare questo breve elenco perché mi pare non si capisca adeguatamente che cosa si nasconde dietro questa vera e propria aggressione alle nostre colline e al Paesaggio.
Si sollevano, vedi l'intervista qui sotto, tante cause.

Vi sottopongo due considerazioni. Che non emergono neppure dalla sottostante intervista.
La prima. Non vi dice nulla la circostanza che dopo le valli, i costruttori stanno aggredendo le colline? E amministratori comunali ossequiosi? Che i nostri Sindaci e Amministratori abbiano perso la testa? O non è piò ovvio che i costruttori, scesa la domanda per gli immobili lungo le valli, rilanciano offrendo immobili in punti dove un tempo al più sorgevano villette singole? O c'era la ristrutturazione di case agricole? E non è notorio che, se fino alla elezione diretta del Sindaco, 1993, era dura per i costruttori 'condizionare' Sindaco e Consiglieri Comunali che lo eleggevano, da quella data, 1993, per i costruttori è sufficiente 'condizionare' un solo Amministratore, il Sindaco?
La seconda.
Qualcuno è cosciente che, da 8 anni, i Comuni possono chiudere i propri bilanci comunali, in altre parole fare previsioni di entrate e di spesa che chiudano con un pareggio, all'unica condizione di vendere il proprio Paesaggio?
Qualcuno sa che dal 2001 le entrate per concessioni edilizie, i fondi Bucalossi, in teoria a destinazione vincolata, cioè per la realizzazione di opere di urbanizzazione primaria e secondaria, hanno cominciato a essere utilizzate anche per le spese correnti dei bilanci comunali?
Dapprima, siamo al 2001, al primo forte taglio del governo Berlusconi dei trasferimenti ordinari dallo Stato ai Comuni congiunto al blocco degli incrementi delle tasse comunali, è stata introdotta una norma che ha permesso un utilizzo delle entrate Bucalossi anche per spese correnti, ma solo per un uso di cassa (termine che indica un uso provvisorio, solo per pagamenti, di queste entrate a destinazione vincolata; salva la rifluizione del corrispondente capitolo di competenza dopo un certo tempo).
Qualcuno sa che negli anni successivi gli utilizzi dei fondi Bucalossi per spese correnti sono passati dalla cassa alla competenza? Cioè che le entrate per le opere di urbanizzazione primaria e secondaria sono passate tout court, in percentuali crescenti, anche per finanziare chessò la carta igienica o il personale del Comune?
Qualcuno sa che la predetta percentuale nell'ultima finanziaria 2008 del governo di centro-sinistra (con dentro anche i partiti dell'Arcobaleno), confermando la percentuale già raggiunta dal precedente governo di centro-destra, è del 50% + un 25% per manutenzioni (chi lavora nei Comuni sa che le manutenzioni sono di fatto altre spese correnti)?
Qualcuno sa che il governo di centro-destra, con l'assenso, di fatto, anche del centro-sinistra, ha addirittura triennalizzato questa possibilità? Cioè i Comuni possono prevedere analogo utilizzo delle entrate Bucalossi anche per i bilanci 2009 e 2010?
Qualcuno sa che, oltre quanto appena detto, con la trasformazione del PRG da aree agricoli in edificabili scatta altresì per i proprietari l'obbligo del pagamento, su quei terreni trasformati da agricoli in edificabili, dell'ICI? Altre entrate comunali utilizzabili per le sole sempre più sofferenti spese correnti.

Premesso questo, vedendo che gli unici convinti federalisti sembrano essere i soli della Lega, che puntano i piedi perché, attuando tra l'altro i principi inseriti dal governo di centro-sinistra nel nuovo articolo 119 della Costituzione sull'autonomia finanziaria di Comuni e Province, si faccia il federalismo fiscale, qualcosa mi dice che le forze politiche, tutte, hanno accettato, e accettano, che i Comuni Italiani, facendo anche molto male a se stessi, vadano avanti con lo scempio del Paesaggio italiano per scopi non più abitativi, ma meramente speculativi.

In altre parole, l'aggressione al Paesaggio ha come primi veri facitori noi stessi.

Qualcuno di noi, a ben considerare, ha fatto o fa quanto di deve nei nostri Comuni? Ha fatto o fa qualcosa con i propri Sindaci, Assessori e Consiglieri Comunali?

O non è vero che semplicemente tacciamo? Per l'igienica ragione che è bene criticare i Governi, prima Prodi, ora Berlusconi, ma è meno igienico criticare i propri amministratori: Sindaco, Assessori, Consiglieri Comunali. Quelli in alto non possono colpirci più di tanto se protestiamo. I rischi, si converrà, aumentano se ce la prendiamo con i nostri Sindaci, Assessori e Consiglieri Comunali. Sovente perfino della nostra idea politica e addirittura parenti.

Termino informando che noi del Comitato per la tutela della Valle dell'Aso abbiamo programmato un incontro nazionale sul tema:
Valle dell'Aso
Urbanistica Sprawl (a dispersione)
e ristrutturazioni e recupero del patrimonio esistente

Abbiamo inserito le ristrutturazioni e il recupero patrimoniale esistente, per il semplice motivo che due di noi, me di Altidona e Gianni Conte di Lapedona, con richieste ai nostri Comuni per ristrutturazioni e recupero del patrimonio esistente, ma anche tra i critici dei nostri Sindaci, Assessori e Consiglieri Comunali per quanto sta avvenendo nei nostri territori con l'Urbanistica Sprawl (a dispersione), stiamo già pagando, direttamente, con non poche tutt'altro che piacevoli reazioni dei nostri Sindaci, Assessori e Consiglieri Comunali. In poche parole, mentre i lottizzatori vanno avanti a go' go', le nostre domande di ristrutturazione stanno ferme, e peggio.
Interessantissime le parole di una imprenditore del campo elettrico di ieri in una assemblea della nuova amministrazione di Altidona sul che fare per risparmiare in energia elettrica salita a costi impossibili per il bilancio comunale.
L'imprenditore ha detto che: "ogni lottizzazione ha realizzato linee elettriche diverse dalle altre, con sistemi di connessione e di consumo diversi, con poternze alcune affatto inutili. Difficile, o molto costoso, in queste condizioni, interventi per riparare gli errori".
Come dire che l'Ufficio Tecnico Comunale di Altidona, insieme agli Amministratori, gli stessi stranamente critici con me fino a travisare, almeno secondo quanto da me e non solo accertato, leggi urbanistiche pur di farmi capire che a 'comandare' sono loro, al momento della stipula della "convenzione" con i lottizzanti, ben sapendo che a fine lottizzazione le opere passavano al Comune, non hanno mai svolto il loro compito di "analisi dei costi" e di "direzione" e di "controllo" delle opere che poi il Comune si sarebbe accollato. Sono anni che fior di leggi impongono agli uffici comunali attenzione a economicità, efficienza ed efficacia in ogni servizio svolto. Anche qui, inadeguatezza degli uffici comunali dei piccoli Comuni che i nostri politici continuano a fingere di non conoscere. E anche qui l'assenza di una qualsiasi forza politica, anche di quelle che si vantano di essere ambientaliste, che faccia il suo dovere di ben governare. Anche qui quel Bilancio Partecipativo partito tra i primi in Italia e quindi affossato non appena la classe politico-amministrativa si è accorta che il 'comando', da lei, saperebbe passato, come vuole l'articolo 1 della nostra Costituzione, al cittadino.
Termino invocando aiuto per la preparazione del predetto incontro nazionale. Invece del solito incontro seminariale, il Comitato per la tutela della Valle dell'Aso ha pensato di arrivare al giorno seminariale con attori anzitutto nei cittadini. Facendoli già partecipare con una inchesta, tramite 9 domande a risposte anonime, su quello che stanno 'vivendo' nei rapporti con il rispettivo Comune. Dalle prime 66 schede compilate la voglia di partecipazione dei cittadini è fortissima. E le risposte altrettanto lucide. Ma serve un aiuto.

Altidona - 22 luglio 2008 Luigi Meconi

lunedì 21 luglio 2008

CONVEGNO PAESAGGIO MARCHE il 24 luglio 2008 a Monterubbiano




Il Consiglio Regionale delle Marche ha scelto il Polo Culturale San Francesco di Monterubbiano per organizzato un pubblico incontro per comunicare l'attuale stato di avanzamento della revisione del Piano Paesistico Ambientale Regionale . Un’Occasione per dibattere inoltre della nuova proposta di legge urbanistica di modifica alla legge regionale n 34/92 che interessa tutti noi e la salvaguardia di tutto il territorio marchigiano. E' un invito a partecipare numerosi per ribadire alle Istituzioni l'importanza di un percorso di condivisione delle politiche di "buon" governo del territorio, in un ottica di coinvolgimento reale del territorio quale soggetto attivo.

Giovedì 24 giugno alle ore 16.30 presso l’Auditorium del Polo Culturale di San Francesco a Monterubbiano .


Vi pregherei di diffondere l'iniziativa a chi a vario titolo è interessato al destino del nostro Paesaggio marchigiano.